Il tempo

Daltempo Se il passato è la regione del tempo trascorso, e il futuro è la regione del tempo a venire, il presente non può che essere il confine tra queste due regioni. E poiché ciò che trascorso non è più, e ciò che è da venire non è ancora, il presente è il confine tra due modi di non essere. Ma questo confine è solo una linea, non ha spessore, dunque è nulla a sua volta, e precisamente un nulla posto a confine tra due nulla. Non sorprende perciò che Agostino dicesse di sapere cos’è il tempo finché non glielo si domandava.

Per la (meta) fisica il tempo è una controversa dimensione, per la logica una grossa complicazione, ma noi ci viviamo dentro senza alcuna apparente difficoltà. Non sappiamo bene cosa misuri il tempo, ma certamente rivela la distanza tra certe categorie del pensiero occidentale e il senso comune.

  • Guido |

    Dino, se fosse come dici, il tempo presente forse, per molti, non esisterebbe affatto 🙂

  • Dino |

    Secondo me le singolarità, come il tempo “puntiforme”, sono soltanto delle costruzioni sintetiche e non esistono in natura. Infatti in natura la materia (e l’energia) si distribuisce nel continuum dello spazio-tempo e mai in un punto (o almeno finora non lo si è mai visto). In questa ottica il tempo presente è cosa puramente soggettiva: lo definirei come il minimo intervallo nel quale si distribuisce intatta e coerente la coscenza dell’individuo. Agostino aveva una coscienza decisamente ipertrofica 🙂

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