Che siamo un popolo di analfabeti di ritorno (se non addirittura di andata) è un fatto di cui, nel nostro Paese, si parla poco. Forse perché la cosa è così evidente che non ci soprende affatto, o forse perché è così soprendente che davanti ad essa la mente si offusca. Sta di fatto che circa due terzi della nostra popolazione è in difficoltà nel comprendere testi, diagrammi, ragionamenti non banali, non ferini.
Troppo facile tirare conclusioni sulla relazione tra questo dato e certe configurazioni politiche e sociali che caratterizzano il nostro Paese. Meno ovvio, e certamente molto interessante, è cercare un nesso tra analfabetismo e diffusione delle tecnologie digitali. Lo ha fatto Luca Nobile sul suo Lingue di Terra, incrociando i dati OCSE e Censis.
Resta da decidere se Internet, strumento alfabetico, potrà, integrandosi con la telefonia mobile, contribuire a colmare l'alphabetical divide, o se invece qualcuno inventerà interfacce analfabetiche per andarsi a prendere una grossa fetta di mercato.