Uno degli ultimi inviti che ho ricevuto su Facebook riguarda un gruppo che propone: Cacciate il falso Beppe Grillo da Facebook, ma anche gli altri impostori. Il fenomeno dei falsi personaggi su Facebook, che negli USA, come riporta questo blog, riguarderebbe tra il 20% e il 40% delle utenze, pare si stia diffondendo anche in Italia. Mi chiedo se il fenomeno sia espressione di semplice goliardia o se invece ci possano essere dietro intenzioni diffamatorie o comunque moleste.
In un sistema logico come il web, quella dell’identità è la falsificazione più insidiosa che si possa perpetrare. Infatti, mentre attribuire false proprietà ad un individuo è in qualche modo riconoscibile, sostituirsi alla sua stessa essenza telematica, se fatto con abilità, potrebbe risultare del tutto indiscernibile. Ma a questo punto, se con Leibnitz ammettiamo l’identità degli indiscernibili, il falso Grillo sarebbe il vero Grillo, e il furto di identità risulterebbe perfino non comprensibile come tale. E d’altra parte, chi opera dietro le quinte di un’utenza ‘celebrity’ su Facebook? La celebrity? Ma andiamo… Perché allora dovrei considerare il falso Grillo più falso di quello vero?