Fakebook

Uno degli ultimi inviti che ho ricevuto su Facebook riguarda un gruppo che propone: Cacciate il falso Beppe Grillo da Facebook, ma anche gli altri impostori. Il fenomeno dei falsi personaggi su Facebook, che negli USA, come riporta questo blog, riguarderebbe tra il 20% e il 40% delle utenze, pare si stia diffondendo anche in Italia. Mi chiedo se il fenomeno sia espressione di semplice goliardia o se invece ci possano essere dietro intenzioni diffamatorie o comunque moleste.
In un sistema logico come il web, quella dell’identità è la falsificazione più insidiosa che si possa perpetrare. Infatti, mentre attribuire false proprietà ad un individuo è in qualche modo riconoscibile, sostituirsi alla sua stessa essenza telematica, se fatto con abilità, potrebbe risultare del tutto indiscernibile. Ma a questo punto, se con Leibnitz ammettiamo l’identità degli indiscernibili, il falso Grillo sarebbe il vero Grillo, e il furto di identità risulterebbe perfino non comprensibile come tale. E d’altra parte, chi opera dietro le quinte di un’utenza ‘celebrity’ su Facebook? La celebrity? Ma andiamo… Perché allora dovrei considerare il falso Grillo più falso di quello vero?

  • Andrea |

    Il fenomeno è interessante, quasi pirandelliano. La nostra identità sul web è solo una delle tante che abbiamo; ci comportiamo in modi diversi in ambienti diversi, noi stessi al lavoro non siamo gli stessi di quando siamo a bere con gli amici. Si pone allora naturalmente la questione: esiste davvero una singola identità di una persona? E se la nostra identità è essa stessa un falso, gli altri falsi sono altrettanto legittimi, come giustamente osserva Guido. Il web è solo un mezzo in più con cui possiamo creare una nuova nostra identità, liberandoci dagli schemi che ci sono imposti, e in parte realizzando il sogno di Vitangelo Moscarda nel finale di “Uno, nessuno e centomila”.
    Visto che Guido cita Grillo, osservo che nella fattispecie non sarebbe possibile nuocere alla sua immagine impersonando il medesimo: nessun imitatore infatti, per quanto si sforzasse, potrebbe sembrare peggio del Grillo autentico.

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