Wolfram Alpha: l’ignoranza computabile

Wolfram_alpha

Ecco finalmente Wolfram Alpha, la "base di conoscenza computabile globale" di cui si è tanto parlato. La metto subito alla prova con uno dei segreti meglio custoditi  in cui mi sono imbattuto di recente: conoscere il codice SWIFT della mia banca (si tratta di un codice identificativo internazionale). Wolfram però crede che io voglia sapere dei rondoni (swift) che sono ricomparsi, come ogni primavera, nei cieli tiepidi di Roma, e peraltro mostra di non saperne un bel nulla.

Vabbè, è esattamente quello che ci si poteva attendere.

Quello che non va in Wolfram Alpha non è il metodo, né il merito tecnologico. Lo staff della "base di conoscenza" identifica sorgenti di dati che riguardano argomenti popolari, cerca di ricavarne informazioni sensate, cerca di integrarle, emendarle, insomma fa del suo meglio nelle condizioni date. Se avete suggermenti per nuove sorgenti di informazione, o se volete voi stessi informare di qualcosa, potete scrivere alla redazione, qualcuno forse, nella finitezza del tempo umano, si prenderà cura di voi.

No, va bene, è tutto chiaro, si tratta della 'forza bruta' di un gruppo di coraggiosi che sfidano l'immensità del sapere, brandendo fragili algoritmi. C'è una disarmante sproporzione tra questa forza e la conoscenza storica del genere umano, presto se ne accorgeranno.

Meglio sarebbe stato che Wolfram fosse partito dal socratico "so di non sapere", piuttosto che venderci il sogno leibniziano del "calcolo raziocinante". Di fronte alla conoscenza ci vuole umiltà.

  • Guido |

    Caro Mauro S., nel suo commento lei sostiene che io avrei scritto solo per “pagarmi la settimana” senza fatica. Ora, le faccio osservare che, se anche io avessi scritto senza essere informato, la sua insolenza incorrerebbe comunque nella mia stessa presunta fallacia: io infatti non sono un giornalista e scrivo gratis. Non avendo appunto altro tempo da dedicarle, la saluto cordialmente.

  • Mauro S. |

    Mi scusi signor Guido, ma proprio fatico a capire. Si è risentito perchè ha ricevuto commenti negativi su un parere dato a bruciapelo senza mettere un perchè ed un percome?
    Del resto cosa si aspettava? ridurre uno studio di anni, un investimento mostruoso (che mai poi ha preteso di essere funzionante al primo colpo) in 4 righe di parere dato sulla base di una domanda del genere.. insomma. Quando si approcciano progetti come questo si dovrebbe cercare di carpirne le potenzialità, l’impatto che avranno nel campo della tecnologia e via dicendo.
    Non è neanche una questione di ‘emotività’, lei ha fatto un’osservazione ed il pubblico ha fatto la sua circa quel che ha detto.
    Probabilmente è partito in quarta perchè è caduto nel passo falso mediatico di paragonare un progetto in fase di sviluppo a Google che poi fondamentalmente fa completamente un’altra cosa. Chissà probabilmente questo Wolfram Alpha si risolverà nel solito flop, ma sicuramente al momento non esprime le sue massime potenzialità, staremo in ogni caso a vedere. Anche io sono diffidente.
    Devo però aggiungere che ho il terrore che alcune persone non siano abituate a ricevere commenti sul proprio operato. E nell’era di internet questo è impensabile.. quindi mi permetto di dirle che ci dovrà fare l’abitudine. Per altro frasi come “lettore che si cela dietro lo pseudonimo di” depongono proprio male per chi dovrebbe badare più al contenuto e meno al nome di chi lo scrive.

  • Guido |

    Caro lettore che si cela dietro lo pseudonimo di Morton, io non faccio il blogger di professione, né il recensore di tecnologie. Nei piccoli spazi di libertà che mi concede il mio lavoro mi permetto di fare qualche osservazione, così per pura gratuità, gentilmente ospitato da questo blog. Prendo però atto che i miei lettori molto sono esigenti, e lo esprimono con tanta affettuosa insolenza. Farò del mio meglio per riparare, lo prometto.

  • Thomas Morton |

    Nessuna emotività, solo che uno si sente preso in giro nel leggere la valutazione di un prodotto espressa in termini così superficiali: è come provare a frullare la verdura con un ferro da stiro, e poi lamentarsi che non serve a nulla. Non si offenda: ho visto che lei può scrivere cose più interessanti, ma evidentemente in quest’occasione è stato un po’ pigro.

  • Guido |

    Mi sorprende tanta emotività attorno a Wolfram Alpha. Segnalo recesioni anche molto più severe, come questa: http://www.tomshw.it/news.php?newsid=18135 o questa: http://blogs.zdnet.com/BTL/?p=18225 su cui i supporter potranno dirigere i propri strali.
    Ne riparleremo a Settembre, da parte mia prometto che tornerò a far visita a WA, con tutta l’attenzione di cui dispongo, per capire se ha davvero il valore che qualcuno dice, cosa che naturalmente auspico.

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