Autopalindromo

Si è stabilito un ‘loop’ tra questo blog e la celebre rubrica Lessico e Nuvole di Stefano Bartezzaghi,  per merito del comune amico Andrea Calì. L’occasione ci è stata offerta dagli aggettivi autologici, quelli cioè che si applicano a loro stessi, e spero che la simpatia prosegua.

Calì aveva trovati alcuni autologici non banali (ad es. ‘obsoleto’, che è in effetti obsoleto). Io avevo proposto ‘significativo’ come il padre di tutti gli autologici (è autologico, ed esprime la proprietà da cui dipende l’autoriferimento).

Bartezzaghi aveva anche lanciato gli autoriferitismi: frasi che contengono un autoriferimento. La più celebre è la paradossale ‘questa frase è falsa’, ma bella è pure ‘non generalizzare mai’.

Ora Calì tira fuori dal cilindro l’autopalindromo: una frase palindroma autoriferita. Spiega Cali che essa "esprime il fatto che la frase palindroma ama il proprio asse (di simmetria), giacché, per quanto uno la possa rigirare (leggasi invertire), essa rimane se stessa". Ed eccola:

E asse ama: rigirala! La rigira, ma essa é

Formidabile. Perdono a Calì tutte le sciocchezze che posta sul mio blog.

Notate anche questo: la palindromia è un fatto puramente sintattico (cioè formale), mentre l’autologicità è un fatto puramente semantico (cioè di significato). L’autopalindromo è semantica della sintassi.

  • Andrea |

    Casomai il mio cognome (Calì) potrebbe essere autologico, derivando dal greco Kalos (bellezza). Nomina sunt omina, come ben sapete (o se preferite, nomina sunt consequentia rerum). Per Guido, non c’e’ che da aspettare, e il suo cognome diventera’ autologico; posso pero’ testimoniare che per il momento Guido ha ancora animo (e apparenza) da giovane.

  • Guido |

    Io non mi sento così vetusto, caro omonimo 🙂

  • Andrea Vetere |

    Ma il suo (nostro) cognome, non è forse autologico?

  • Andrea |

    Sono onorato della citazione; per l’autopalindromo mi viene perdonato anche quello che scrivero’sul blog in futuro o solo quello che ho scritto finora?
    Spiego brevemente come le frasi palindrome siano un esempio del fatto che sintassi e’ superiore alla semantica: come la poesia in rime, la palindroma ha delle restrizioni sintattiche (il fatto di essere palindroma); pero’ tali restrizioni sono talmente forti che chi compone palindrome (o palindromi) si ritrova ad aver scritto cose che all’inizio non aveva nemmeno in mente. Dunque, la sintassi prende il sopravvento sulla semantica, dal momento che la forma sintattica guida la semantica della palindroma in modo parzialmente indipendente dal compositore. Viva la sintassi!

  • Mic |

    eccezionale questo disquisire sulla lingua..
    Vi segnalo anche un corto (bellissimo) palindromo dal titolo palindromo: La ruta natural. Lo trovate qui:
    http://www.cortolarutanatural.com/

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